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Lago di Neves: temoli, salmerini e marmorate!

Lago di Neves: temoli, salmerini e marmorate!

Intro

Era da qualche anno che diversi clienti e amici mi parlavano delle loro uscite di pesca al lago di Neves (Stausee), che mi raccontavano di quel riale che entra nel lago, e li ci sono i temoli da prendere a mosca.
Ebbene, finalmente è toccato anche a me!

Racconto - 1ª Parte

È una giornata come tante altre quando mi chiama l’amico Andrea e mi dice: “vuoi andare a fare dei salmerini da 60 che cacciano su branchi di temoli in lago alpino?”.
Iniziamo la conversazione, controlliamo il meteo, bene: domani è l’unico giorno utile poi mettono 15 giorni di pioggia. Dopo di che pensiamo, sfruttiamo il viaggio e portiamo con noi almeno un altro pescatore a mosca! Così alla sera ho deciso di chiamare Jacopo, giovane collega dei gruppi guide sia Trentino Fishing sia A.i.gu.p.p., gli spiego la cosa e gli dico: “o domani o domani”. Bene, ci troviamo al casello di Egna-Ora domattina alle 7:00. Saliamo, incrociamo Jacopo come d’accordi, e via direzione Brunico in Val Pusteria.

Dopo 3 ore totali di viaggio circa, arriviamo al negozio del Toni (Anton, gestore della riserva di pesca al lago di Neves ad oggi che vi sto scrivendo) per darci i permessi e siamo finalmente pronti per l’ultima parte del viaggio. Da Brunico si prende la valle Aurina, dove scorre l’omonimo fiume Aurino (di cui potete leggere un mio articolo cliccando qui), poi la valle di un’affluente, il Rio Selva dei Molini, che esce proprio dalla diga di Neves.

Arriviamo, ci si trova davanti a questo enorme lago che è formato appunto da una diga, quindi si tratta di un bacino artificiale, nel quale sui lati e nella parte alta entrano i riali di scioglimento neve che lo alimentano. Siamo a 1800mt sul livello del mare, e se giù a Verona c’erano 20 gradi qui siamo a 9, un bel freschino per essere metà Giugno!
Il ghiacciaio e le montagne circostanti ancora cariche di neve sono li che ci guardano, ma siamo pronti: capilene, R2 e River Salt! Che piova e che faccia freddo ora!

Attrezzature

Iniziamo a prepararci, e non essendoci mai stati entrambi, abbiamo deciso di portarci diverse possibilità. Io ho portato una canna 8’6” #4 per pescare a secca, oppure a ninfa con lo strike nel caso. E una canna da streamer 9’ #10 pronto a lanciare streamer praticamente da luccio per insidiare questi mega salmerini e marmorate che vanno a cacciare su temoli da 30cm! Anche lo stripping basket io l’ho trovato fondamentale per lo spot, le sponde di sassi affilati e sabbia, incastrerebbero troppo la coda quando c’è da lanciare lungo!

Jacopo invece scende con ben 3 canne: una da ninfa, una da streamer con coda intermedia, e una da streamer ma con coda affondante.
Il mio socio avrà molto più successo a livello di catture con queste scelte, io mi sono divertito parecchio pescando a secca avendo una canna corta, mentre lui ha fatto la scelta azzeccata portando la canna da ninfa, e nei momenti in cui mangiavano solo sotto ha veramente fatto una strage!

Ma riprendiamo il racconto!

Racconto - 2ª Parte

Scendiamo verso il lago, e nel mentre Toni ci indica la sua Malga dentro la quale andremo a pranzo. Ci dirigiamo subito verso uno degli “hot spot” ovvero dove il riale principale entra nel lago. Decidiamo di partire a streamer, che se c’è sotto un predatore in attività, dovrebbe mangiare subito. Così, lui monta un piccolo streamer in zonker, mentre io come da consiglio del buon Andrea, monto un’artificiale da luccio sui 30cm con tanto di wiggle tail. Ma il nulla più assoluto.

Dopo vari tentativi, capiamo che non è il momento, e così dato lo spot bellissimo che si formava tra livello del fiume e livello del lago per pescare a ninfa, cambiamo canne. Peschiamo a ninfa, e Jacopo incanna immediatamente, io sono li che monto, e vedo una bollata di un temolo che sale ben deciso in corrente. Non ci penso due volte, metto via la scatola delle ninfe e prendo quella delle secche. Monto la Formica Alata (degli artificiali parlerò nello specifico a fine racconto), e comincia la sagra delle catture, Jacopo un giro si e uno no a ninfa, è incannato. Io catturo diversi pesci ed altrettanti li sbaglio sempre a secca, è un momento di attività! In quel momento vediamo anche un salmerino gigante uscire sullo strike di Jacopo, così corro a prendere la canna da streamer ma nulla, lui si rimette in pesca e sempre a ninfa lo incanna! Salmerino alpino femmina, da 65cm a ninfa con tip dello 0,10. Vi assicuro che è stata una vera goduria vedere il combattimento, ed aiutarlo nella guadinata! Potete vederlo nelle foto a fine articolo.

Continuando tra salmerini e temoli, arriva l’ora di pranzo. Toni è anche cuoco, e così ci presenta:
Schlutzkrapfen (ravioli tipici)
Filetto alla senape con patate
Kaisershmarren (dolce tipico)

Dire che eravamo pronti per andare a letto più che a pesca, era dir poco! Che pranzo! Chi si alza più ora, ma ci sono pesci e pescioni laggiù che ancora ci aspettano: li abbiamo visti!

Torniamo al lago, questa volta cambiamo riale, e anche qui tempo di capire come affrontare al meglio lo spot, ed iniziano i successi, Jacopo a streamer incanna diversi piccoli salmerini alpini maschi, bellissimi, tutti colorati! Io riesco a far salire qualche temolo a secca, nonostante fossero un po’ difficili, e ne prendo uno tra i più grossi della giornata. E poi vedo la canna di Jacopo in sponda opposta che si piega bene e mi urla “finalmente! Un altro bel salmerino!” E così riesce a portare a guadino un altro trofeo! Un salmerino alpino dai colori infuocati, anche questo presente tra le foto. All’ultima luce ci sono state le bollate più eclatanti, ma praticamente tutte a centro lago, se non una abbastanza vicino a riva che ho giustamente sbagliato, ma l’ho vista! Era una marmorata! Non enorme, ma marmorata! Vabbè, ho fatto un numero di temoli a secca che era dalla penultima uscita in Croazia che non ne facevo così tanti, posso ritenermi comunque super soddisfatto!

Cala il sole dietro alle montagne del Gran Pilastro, e la giornata giunge al termine visto che veniamo da 8 ore di lancio, 3 di auto e altre 3 ci attendono! Siamo praticamente al confine Italia-Austria, non proprio uno spot dietro l’angolo!

In tutto questo, manca una piccola parentesi su come ha pescato chi è di casa: il Toni. Nonostante la presenza di poche schiuse, se non qualche piccolo plecottero, e le bollate dei pesci che sicuramente erano su chironomi, lui a differenza nostra, ha scelto la via forse più difficile ovvero la pesca a secca in caccia durante tutto il giorno. Ma nonostante ciò, ha preso diversi pesci, tra cui anche una trota marmorata sui 40cm!

Artificiali

Come promesso eccovi l’approfondimento sugli artificiali utilizzati al lago di Neves:

Per la mosca secca:
Formica Alata assolutamente la più micidiale, specialmente sul #16 più che sul #18. Poi a seguire Emergente La Solita, e quando quest’ultima non si vedeva bene per i riflessi della luce, Emergente Parachute.

Per la ninfa:
Sia artificiali grandi con palline in tungsteno del 3,8-3,3 sia con artificiali più piccoli, scuri con palline Metallic Light Pink, Black, Silver. Vedi come esempio la Ninfa Black UV Light Pink.

Per lo streamer:
Piccoli streamer in zonker, fibre sintetiche, o marabou, neri, marroni o comunque naturali abbinati anche a palline dai colori fluo.

Conclusione

Un lago pazzesco, che consiglio vivamente almeno una volta di provare, sia per la qualità che per la quantità dei pesci, sia per quanto nonostante ce ne siano tanti, l’approccio giusto fa la differenza sul numero di catture! Infatti quando a secca non arrivavano più catture, ho provato anche in drop, a sommersa, cambiando diverse mosche passando da piccole perdigon a grossi terrestrial ma poche catture. Jacopo pescando a ninfa a filo, ha veramente azzeccato il jolly, prossima volta salirò preparato con la 10’ #2 e pescherò anche io a filo! Per farvi capire di quanto pesce stiamo parlando, inserisco tra le foto quella dell’amico Kim che è salito qualche giorno dopo di noi e sempre a ninfa ha fatto anche una doppietta di temoli!

Di seguito vi lascio con alcune foto di questo lago e dei suoi magnifici pesci.

Per pescare insieme e vivere queste emozioni vai alla pagina contatti.

Grazie per la lettura ed alla prossima :)

Matteo Lavezzini


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